sabato 7 marzo 2015

9. La felicità è data da una bassa concentrazione di testosterone

"Sono due giorni che non ci sentiamo."
E' vero. Ed è quasi la mezza. Bruno Keller non sa della giornata infernale che ho vissuto.
"Allora? Lo vuoi ancora fare questo documentario sul mio film?"
"Certo, certo che voglio farlo."
"Stavo facendo certe considerazioni sulla felicità..."
"A quest'ora?"
"E ho pensato che fosse necessario condividerle con te, sempre per questa faccenda del documentario che, non ti nego, mi attizza tantissimo..."
"Ho avuto una giornata terribile."
"Ascolta. Solo un paio di cose, sennò finisce che me le dimentico..."
"Vai."
"Io credo che la felicità sia data da una bassa concentrazione di testosterone. Meno ne hai e più è facile che tu sia felice."
"Ma che dici?"
"Vedi, io credo che la mia infelicità perenne sia causata da questa inutilissima abbondanza di testosterone. E' il mio desiderio che mi frega."
"E' la prima volta che sento una cosa simile, guarda."
"E' che la gente non ci pensa. Fa una grandissima confusione... Io ho certi amici... a volte ho la sensazione che al sesso, questi, qui non ci pensino proprio. E qualcuno... ecco... ho la netta sensazione che sia veramente felice. Morto e felice."
"I morti non possono essere felici."
"La curiosità... la ricerca di questa realtà femminile... mi ha portato sempre a un'insoddisfazione... All'inizio le donne sono così contente che io le voglia continuamente scopare... poi, non so perché... forse sono stato io che ho beccato quelle sbagliate... a un certo punto il sesso diventa una cosa secondaria. Vogliono vivere con me e io proprio non riesco a fare distinzione... Mi sembra che la cosa migliore sia proprio nel fare l'amore e che tutto il resto... quelle baggianate come vedere la televisione assieme, fare la spesa nei supermercati... sembra quella canzone di Battisti, la sai? Insomma, tutte queste cose che a me sembrano superflue e inutili orpelli di quella realtà orribile che è il quotidiano, per loro diventano essenziali. Hai voglia a dire che tu, generalmente, sei d'una noia mortale, che t'incazzi per un nonnulla, che russi, che ti deprimi puntualmente ogni domenica pomeriggio, che sei un pignolo su cose stupidissime, che non sei poi così intelligente, che, insomma, la tua quotidianità fa cagare e che, l'unico momento in cui vali qualcosa, è quel momento lì, quando le porti a letto... Niente. In genere ti chiedono se possono trasferirsi da te, ti dicono che vogliono averti solo per loro, che il sogno più grande è quello di avere un figlio tuo. Ed è quello il momento in cui pensi che anche quella bellissima storia sta finendo nella merda."
"Sono troppo rincoglionito per seguirti... Ma, scusa, tu non stai con Tania?"
"Certo che sto con Tania. Ma durerà ancora poco, vedrai. Lei si stancherà perché capirà che io mi sono stancato. Oppure si arrenderà al mio perenne negarmi. Eppure è proprio in questo momento che stiamo così bene assieme! S'incazzerà e dirà che sono un egoista dimenticando che tutti partiamo dallo stesso meccanismo egoistico. Ognuno è egoista a suo modo. Questa ricerca disperata della felicità infeliciterà me... e lei."
"Ma, forse, le cose sono più semplici. Semplicemente non l'ami."
"Ho sperato anch'io che il problema fosse questo. In realtà il problema è nel testosterone, te l'ho detto.
"Possiamo continuare domani. Sto crollando dal sonno."
"Va bene, va bene, scusami. Ti chiamo io."
Non mi dà il tempo di salutarlo, mi sbatte il telefono in faccia. Senza alcuna cattiveria, beninteso.

Nessun commento:

Posta un commento