domenica 23 marzo 2014

UNA STORIA CHE NON RICORDAVO PIU'

Ho scritto, molto tempo fa, un romanzo, romanzo che ho pubblicato solo ora.
Ci avevo lavorato su a lungo, limando e correggendo, facendolo leggere e correggendo ancora.
Lo rileggo ora, certo di trovarci dentro le leggende della mia città, rivissute in tempi moderni. Un urban fantasy - così mi hanno detto che si chiamano le storie di questo genere.
Eppure tutto è cambiato: il racconto si è trasformato, lontano da me.
Mi accorgo, solo ora, di aver scritto l'ennesima storia d'amore - come a dire che tutte le storie d'amore non possono fare a meno di raccontare di fantasmi, di fantasmi che si muovono nella città, che attraversano la strada, che percorrono marciapiedi, che si fanno illuminare dai lampioni. E' una sera d'inverno e tu sei ancora là: ti vedi mentre sorridi a chi si avvicina. Ha una giacca rossa e le manca un bottone - te lo dirà lei prima che tu te ne accorga. Il mondo, in quell'istante, è scomparso. E se oggi ritorni in quel luogo e riprendi a muoverti sullo stesso marciapiede, le cose, tutte, tornano al loro posto, e lei è ancora lì, che, sorridendoti, ti viene incontro...

Nessun commento:

Posta un commento